Torna a Macerata il dottor Pignataro

Mercoledì 15 maggio, il Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini ha accolto, presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, il dottor Antonio Pignataro, ex questore di Macerata e ora consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Dipartimento per le politiche antidroga. Il dottor Pignataro ha incontrato gli studenti e le studentesse delle classi 3C e 4E nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità e contrasto alle associazioni mafiose”. Coordinati dai docenti Battisti, Crucianelli, De Luca e Serafini, i discenti hanno predisposto un’accurata intervista su scottanti temi, quali la mafia e lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’ex questore di Macerata ha ripercorso i primi anni della sua carriera, trascorsi a Palermo tra il 1979 e il 1988, al fianco di personalità di rilievo nella lotta alla mafia, quali Antonio “Ninni” Cassarà o Calogero Zucchetto.

“Vivo è il loro ricordo dentro di me – ha detto l’ex questore – e per questo ho voluto intitolare loro alcune strade nel maceratese. Il loro sacrificio, in nome della libertà e della legalità, deve essere un esempio. Noi dobbiamo apprezzare questa libertà concessaci e non indietreggiare mai”.

Agli allievi che gli chiedevano se e in quali circostanze, avesse temuto per la propria vita, l’ex questore ha ricordato le parole del magistrato Falcone: L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e

non farsi condizionare dalla stessa”.
Venendo poi al suo incarico di questore a Macerata, il dottor Pignataro ha riassunto così il suo operato: “Quando sono arrivato, ho trovato una città in difficoltà. Il contesto sociale aveva perso fiducia nelle istituzioni. Abbiamo trovato tutti i responsabili dell’omicidio di Pamela e abbiamo eliminato le piazze di spaccio, riconquistando quella fiducia che deve sempre esistere fra Stato e cittadino”.

In qualità di consulente per le politiche antidroga, ha, inoltre, sensibilizzato gli studenti sugli effetti fisici, psicologici e sociali del consumo e dell’abuso di stupefacenti. A conclusione dell’intervista, il dottor Pignataro ha lanciato un forte messaggio ai ragazzi: “Chi cade nel tunnel della droga, cade nella disperazione. Questa non è ideologia”.

Coadiuvati dal Dirigente Scolastico, gli allievi si sono confrontati con grande interesse con il dottor Pignataro, che ha inteso far loro dono di una medaglia a ricordo dell’evento.

Il Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini, a conclusione dell’incontro, ringraziando il dottor Pignataro, ha sottolineato la valenza formativa dell’incontro, testimonianza di una cultura della legalità, la cui promozione è di fondamentale importanza tra le giovani generazioni.

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