Ospiti d'eccezione a lezione di Civica
Sabato 14 novembre si è svolta in videoconferenza una interessante lezione che ha coinvolto due classi quinte, sezione E e M.
Le docenti, proff.sse Francesca Serafini e Annalisa Campanaro, rispettivamente insegnanti di Diritto e Lettere, hanno coinvolto le colleghe Giuseppina Capodaglio e Donatella Tittarelli in un approfondimento del tema: “Femminicidio, violenza e stalking”, nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare dell’Educazione Civica, preparando gli studenti all’ascolto di una testimonianza d’eccezione: la maceratese Francesca Baleani, assistita dall’avvocato Paolo Carnevali che insieme hanno raccontato, dal punto di vista giuridico e strettamente personale, l’esperienza del tentato omicidio subito dalla Baleani nel 2006.
All’invito della professoressa Serafini di raccontare quei drammatici fatti del 4 luglio 2006, l’avvocato Carnevali ha ricordato come, mentre l’Italia quel giorno si preparava ad assistere alla partita dei mondiali di calcio Germania – Italia, Bruno Carletti, l’ex coniuge della sig.ra Baleani, si presentava a casa di lei alle 7 del mattino, tenendo in una mano le paste per la colazione e nell’altra un bastone con cui di lì’ a poco avrebbe inferto colpi in tutto il suo corpo e alla testa con violenza inaudita, tentando anche di strozzarla con un cavo del telefono, convinto, infine, di averla uccisa. Ma le cose non andarono come il coniuge pensava dovessero finire perché, nonostante lui avesse provveduto a chiudere il corpo in un sacco e a scaricarlo in un cassonetto dell’immondizia in zona Montanello di Macerata, sorte volle che la Baleani venisse salvata da un giovane diciottenne che sentì dei gemiti provenire dal cassonetto.
Il racconto è proseguito con l’intervento, commovente ed eccezionalmente lucido, della Baleani che ha sottolineato come, anziché indugiare nel dolore e rancore per l’efferato gesto, di cui peraltro l’ex coniuge non ha mai saputo spiegare i motivi, con straordinaria fermezza ha deciso “di non essere più vittima” ma di concentrarsi su se stessa e sulla sua rinascita a nuova vita dopo mesi di coma, circondata dall’affetto dei suoi familiari e dalla professionalità di medici i quali, scettici sulla possibilità di un recupero fisico e psichico della giovane donna gravemente offesa, si sono dovuti ricredere dinanzi all’assoluta determinazione di una totale ripresa, in primis psicologica.
La testimonianza che Francesca Baleani ha offerto agli studenti del liceo è seme che dovrà germogliare nelle coscienze di molti affinché vi sia coraggio di denunciare maltrattamenti, persecuzioni e violenze di genere e si possa imparare dalla forza di una donna così coraggiosa e dall’impegno e competenza del suo legale che la fiducia nella vita, nelle istituzioni e nella legge va sempre alimentata e sostenuta.