IL DIRITTO DI VOTO - L'educazione civica torna a scuola
“[…] Ognuno di noi ha più potere di quello che pensa sul mondo, ognuno di noi porta il suo contributo invisibile ma concreto verso il bene o il male, verso il giusto o l’ingiusto, è piccolissimo ma c’è […].” Con queste parole Roberto Benigni il 2 Giugno del 2016, in occasione del 70esimo anniversario della Repubblica italiana, esortava gli italiani a prender parte alle elezioni, ad assumersi la responsabilità del futuro del Paese e a godere di un diritto non scontato come sembra.
Noi ragazzi del quinto anno lo scorso fine settimana siamo stati chiamati a votare per la nostra città, per la nostra regione e per il nostro Paese: una tappa fondamentale per la crescita di ognuno. L’emozione di tenere in mano la tessera elettorale, di esprimere una preferenza politica nero su bianco e di rendersi finalmente conto che a diciotto anni non si è responsabili solo di se stessi ma anche del proprio Paese e della propria città. Quello che abbiamo esercitato nei giorni 20 e 21 Settembre non è solo un diritto ma frutto di anni e anni di battaglie affinché la possibilità di entrare alle urne fosse data a tutti e un dovere civico al quale nessuno dovrebbe rinunciare: non votare sarebbe come gettarsi in mano alla folla, diventare il semplice oggetto della politica quando in realtà si può essere il soggetto.
L'educazione civica torna a scuola.
Con l'entrata in vigore della riforma, il nostro Liceo, così come le altre scuole, ha riorganizzato la didattica intorno ai nuclei concettuali della Costituzione, dello Sviluppo Sostenibile e della Cittadinanza Digitale.
Ecco un lavoro fatto dagli alunni della 5E sul tema del suffragio!